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Coronavirus – Lavoro agile semplificato per tutte le aziende in Italia

L’art. 4 del D.P.C.M. 1° marzo 2020, prevede la possibilità per i datori di lavoro di attivare automaticamente la modalità di lavoro agile (c.d. smart-working). Segnaliamo in particolare che il provvedimento riguarda: le aziende dell’intero territorio nazionale per tutta la durata dello stato di emergenza; ogni tipo di rapporto  di  lavoro subordinato; in assenza di accordo individuale (rammentiamo anche che la legge n.81/2017 non prevede la necessità di accordo sindacale). Per quanto riguarda gli adempimenti amministrativi, il datore di lavoro dovrà, con la procedura telematica obbligatoria (tramite il sito cliclavoro.gov.it) fornire le seguenti informazioni: Data sottoscrizione: in questo caso, coincide con la data di inizio del periodo in smart-working; File accordo: un file PDF/A contenente una autodichiarazione dell’azienda nella quale si fa riferimento al DPCM 1° marzo 2020 e le informazioni anagrafiche (tra le quali il codice fiscale) del lavoratore; Tutte le altre informazioni: si applicano le regole ordinarie; Obblighi informativi al lavoratore in materia di tutela della salute e della sicurezza, previsti dall’articolo 22, comma 1, della legge n. 81/2017, sono assolti, in via telematica, anche ricorrendo alla documentazione  resa  disponibile  sul  sito dell’INAIL. Per consultare il D.P.C.M. 1° marzo 2020 clicca qui